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Ci si può innamorare di una donna algida e suadente che sembra avere la stessa consistenza di un’apparizione? Nella Parigi degli anni ’90 sì e il narratore racconta la sua ossessione per Blanche e i tentativi di rompere il nefasto triangolo amoroso che la vede protagonista, l’accanimento nel ricostruire la sua storia e nel provare a prenderne parte. Tuena, con l’eleganza sorniona del suo stile, ci regala un racconto di passione e fantasmi, in cui la fuggevolezza del tempo e delle occasioni finisce per imporsi su ogni umano proposito e desiderio.
Filippo Tuena (Roma, 1953) ha vinto il Premio Grinzane Cavour con Tutti i sognatori (Fazi, 1999), il Premio Bagutta con Le variazioni Reinach (Rizzoli, 2005, poi Neri Pozza, 2015) e il Premio Viareggio con Ultimo parallelo (Rizzoli, 2007, poi il Saggiatore, 2021); è stato nella Cinquina finalista del Premio Campiello con In cerca di Pan (Nottetempo, 2023). Il volo dell’occasione, ora riproposto da TerraRossa, era uscito con Longanesi nel 1994 e poi con Fazi nel 2004. Tra le sue opere recenti Le galanti (il Saggiatore, 2019) e La voce della Sibilla (il Saggiatore, 2022).
Lettore ideale: chi crede che nulla mai sia perduto per sempre o chi invece rimpiange la grande occasione mancata; chi ama i film di Alfred Hitchcock e di David Lynch e le opere di Jorge Luis Borges e di Henry James.